Il Metodo Soranzo


  • Il metodo Soranzo è un trattamento di psicoterapia residenziale breve che prevede interventi psicoterapici sia individuali sia di gruppo. Il metodo prevede anche un percorso post-residenza Aftercare.

    Il programma è costruito sulle esigenze personali e strutturato per obiettivi specifici concordati con il paziente, i familiari o i professionisti invianti.

    Si avvale di modelli terapeutici validati: approccio motivazionale, terapia cognitivo-comportamentale, gruppi emotivi (sblocco emotivo), psicoterapia corporea bioenergetica, prevenzione della ricaduta, EMDR. Le terapie si integrano con attività complementari: come yoga, sport, arte terapia, laboratori di teatro, canto e DanzaMovimentoTerapia.



Basi scientifiche


  • La ricerca scientifica, specialmente nel campo delle neuroscienze, negli ultimi dieci anni ha profondamente cambiato le conoscenze sulle cause e i meccanismi delle dipendenze a cui sono conseguiti importanti cambiamenti nei programmi di trattamento.

    Il metodo terapeutico Soranzo integra le nuove nozioni di psico-traumatologia e neuroplasticità del cervello, le nuove scoperte sui meccanismi dei neuroni specchio, della memoria e del trauma, producendo livelli di efficacia superiori agli interventi terapeutici più tradizionali.

    1. Il comportamento di dipendenza e la ricaduta
    Diminuire il craving e aumentare la capacità di evitare e gestire la ricaduta sono l’obiettivo della prevenzione, che comprende strumenti farmacologici e psicoterapeutici
    2. La gestione dell’emotività
    Non sentire le emozioni (anedonia) o non essere in grado di gestirle è uno stato comune a tutte le dipendenze. Recuperare la normale emotività richiede interventi specifici, tra cui in particolare le psicoterapie postraumatiche, cognitive e non verbali.
    3. Il trattamento dei disturbi mentali comorbili
    La presenza di disturbi mentali associati alla dipendenza (doppia diagnosi) è un evento comune che condiziona la buona riuscita dei trattamenti. La valutazione in situazione “drug free” e la gestione dei disturbi mentali comorbili è oggi considerata parte integrante del trattamento delle dipendenze, prevedendo un sostegno farmacologico.



Integrazione tra emozione, cognizione e corpo


  • Il metodo Soranzo persegue l’integrazione funzionale di tutti gli aspetti della persona, per accrescere la consapevolezza personale e la capacità di affrontare le situazioni di vita problematiche.

    Il processo di cambiamento non può ritenersi completo se non integra tutti gli aspetti della persona: emotivo, intellettuale e corporeo. Per tale fine, il metodo terapeutico considera il modello dell’equilibrio interemisferico secondo cui ogni emisfero cerebrale assolve a funzioni specifiche: l’emisfero destro è deputato all’organizzazione visuo-spaziale, è “emotivo” e non ha l’uso della parola, mentre l’emisfero sinistro usa il linguaggio, è categoriale e ”razionale”.

    I pazienti con disturbi da uso di sostanze, a causa di vissuti traumatici o per l’uso stesso delle sostanze, sembrano utilizzare un emisfero alla volta e quindi in alcuni momenti si evidenzia la componente pseudo-razionale e, in altri, una iper-emotività apparentemente incontenibile. Il corpo, attraverso il suo linguaggio caratterizzato da sensazioni, dolori, tensioni, energia è un accesso privilegiato alla sfera emotiva della persona: nella maggior parte delle situazioni è un corpo anestetizzato dalla sostanza o da particolari vissuti personali, oppure risultano incomprensibili i suoi segnali.



Elementi distintivi del Metodo Soranzo




  • Brevità della residenza

    La residenzialità costituisce un momento di allontanamento dalle sostanze, dai comportamenti di dipendenza e dalle situazioni esterne (luoghi, frequentazioni di persone, etc.) a rischio. Il cuore del programma residenziale è l’acquisizione di strumenti:: fornire ai pazienti strategie personali e sociali che permettano, anche dopo le dimissioni, di affrontare le proprie fragilità emotive e le situazioni a rischio di ricaduta, per mantenersi sobri.
  • Approccio motivazionale

    L’approccio motivazionale è un modello che attraverso l'ascolto empatico, la piena accettazione, l'assenza di giudizio e con strumenti e tecniche mirate pone al centro del suo intervento la persona, che diventa autrice del proprio cambiamento, in un'ottica di sostegno e sviluppo della propria autoefficacia, evocando e potenziando risorse personali e capacità utili a fronteggiare le situazioni problematiche.
  • Prevenzione della ricaduta

    Prevede l’individuazione delle personali situazioni ad “alto rischio” di ricaduta: e l’acquisizione di strategie di fronteggiamento.
  • Sblocco emotivo e
    regolazione emozionale

    Il “congelamento emotivo” è un fenomeno comune tra i pazienti ed è legato sia all’effetto delle sostanze sia ad eventi traumatici del proprio vissuto. Il nostro percorso facilita il ritorno ad una maggiore capacità di sentire e gestire le emozioni, attraverso l’astensione dalle sostanze, il clima accogliente ed empatico, interventi terapeutici mirati.
  • Analisi funzionale

    L’analisi identifica la funzione che il comportamento problematico ha per quella data persona, la comprensione della funzione dell’uso di sostanze è il presupposto per la ricerca di strumenti personali migliori.
  • Facilitazione all’auto-aiuto

    Prevede la presentazione dei gruppi, in particolare Alcolisti Anonimi (AA), CLUB per Alcolisti in Trattamento (CAT) e Narcotici Anonimi (NA), da parte di loro membri, individuazione del gruppo a cui fare riferimento una volta dimessi, invio dei familiari ai gruppi.
  • Psicoterapia corporea

    La psicoterapia corporea agisce sulla complessa interazione tra psiche e corpo. Grazie all'accesso privilegiato alla sfera emotiva, aiuta il soggetto a superare le proprie difficoltà, ad esprimere e dare un senso alle proprie emozioni e sensazioni. Aiuta inoltre a gestire -attraverso tecniche specifiche di respirazione e rilassamento- gli stati d'ansia e il nervosismo, amplificando emozioni e sensazioni di benessere.
  • Arte Terapia

    L’Arteterapia è una forma d’intervento che utilizza tecniche espressive non verbali e che è utilizzata per acquisire o aumentare la capacità di entrare in contatto ed esprimere le proprie emozioni e i propri vissuti. Il laboratorio di arte terapia è condotto da un operatore esperto e formato in questo metodo che, attraverso l’uso della forma e del colore, stimola e fa emergere il mondo interno del soggetto.



Attività terapeutiche complementari


Accanto alle attività terapeutiche vi sono alcuni spazi dedicati ad attività che hanno la funzione di supportare il processo terapeutico:

  • Il Kundalini Yoga, che lavora sul corpo e sulla mente attraverso i Kriya, sequenze di movimenti con particolari respirazioni e visualizzazioni mentali
  • La Cantoterapia in cui l’esperienza di cantare insieme, cercando di andare a tempo e di intonare le proprie voci, stimola le capacità di sintonizzazione interpersonale e condivisione degli stati emotivi, che sono alla base dell’empatia. La cantoterapia consenta di lavorare in un modo coinvolgente, spesso divertente e “leggero” sulla risensibilizzazione emotiva, l’autoregolazione dell’umore e il recupero delle capacità di coinvolgimento sociale e modulazione condivisa degli affetti
  • La DanzaMovimentoTerapia, dove il corpo è protagonista e il movimento costituisce un potente mezzo di consapevolezza, uno strumento per poter rappresentare e comunicare aspetti profondi del sè. La danza e il movimento non sono né appresi né insegnati, ma emergono da un lavoro di ascolto di sé e di libera espressione corporea. La DanzaMovimentoTerapia promuove l'integrazione fisica, emotiva, cognitiva e relazionale della persona, la sua maturità affettiva e psicosociale, lo sviluppo del suo potenziale creativo.
  • Calcioterapia: un momento aggregativo e ricreativo che fa emergere importanti aspetti relazionali e corporei . I "ragazzi" giocando si divertono imparando a mettersi in competizione in maniera sana e corretta.
  • Montagnaterapia: un approccio terapeutico-riabilitativo che si svolge a ttraverso il lavoro sulle dinamiche di gruppo nell’ambiente della montagna.



Risultati del metodo terapeutico